Anche l’ARSMS, per il supporto logistico con Fondazione FS, presente alla firma dell’Accordo per il restauro del Museo Ferroviario di Campo Marzio a Trieste

Anche l'ARSMS, per il supporto logistico con Fondazione FS, presente alla firma dell'Accordo per il restauro del Museo Ferroviario di Campo Marzio a Trieste

Una rappresentanza dell’ARSMS ha fornito collaborazione al supporto logistico a  Fondazione FS nei tre giorni a Trieste dal 17 al 19 luglio 2017.

Il convoglio storico partito da Milano Centrale alla volta di Trieste Centrale era formato dai locomotori E.656.001, E. 646.158 e dai diesel 345.1142 e 343, 2026 con alcune carrozze del parco storico (Bz 37093, Bz 38040, Az 10062, Bz 37038 e il grillo» Vfrz).

 

Dopo l’arrivo a Trieste, lunedì 17 luglio, e la predisposizione della composizione ufficiale per ripercorrere la tratta dei binari intorno al capoluogo, è seguito l’incontro presso il Museo di Campo Marzio, ospitato in quella che fu la stazione storica di arrivo della ferrovia transalpina. L’edificio fu costruito tra il 1901 e il 1906 su progetto dell’architetto Robert Seelig.

Tra i binari e il salone di ingresso riunioni numerosi gli incontri con diverse realtà locali: alla presenza del’ing. Luigi Cantamessa un interessante scambio di opinioni e linee guida per il futuro tra i presenti, oltre ai rappresentanti dell’ARSMS i referenti del Comitato Pendolari (per la riapertura della Linea Sacile-Gemona), i soci operanti all’interno del museo ferroviario triestino, ferrovieri friulani e molti altri.

 

Martedì 18 luglio dopo l’accredito degli ospiti presso il primo binario della stazione di Trieste Centrale avveniva il trasferimento degli ospiti con bus presso il Castello di Miramare per la visita ufficiale, mentre il convoglio storico si avvicinava alla Stazione di Miramare per accogliere successivamente i partecipanti e percorrere quello che un tempo era definito «Rondò di Trieste».

Il viaggio inaugurale sul treno storico dalla stazione di Miramare a Villa Opicina e sull’antica ferrovia di Rozzol, ripristinata da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), con arrivo a Trieste Campo Marzio è stata anche l’occasione per discutere della valorizzazione delle attività culturali e turistiche degli itinerari ferroviari che collegano i siti naturalistici del Carso, del Parco di Miramare appunto e Villa Opicina.

 

All’arrivo a Campo Marzio dopo le foto di rito e il «taglio del nastro» davanti alla locomotiva a vapore tedesca 52 4752 i discorsi d irito e la firma del Protocollo attuativo del progetto di restauro e conservazione del sito del Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio.

Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, la Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, l’AD delle Ferrovie dello Stato Italiane Renato Mazzoncini e il Presidente della Fondazione FS Mauro Moretti, hanno siglato l’atto che dà il via al progetto di restauro della prima parte del Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio e al suo riutilizzo come polo turistico e museale.

Il piano di recupero predisposto dalla Fondazione FS prevede, in una prima fase, il restauro dell’area aperta al pubblico, lungo via Giulio Cesare, dove sarà esposta la collezione di cimeli ferroviari – fra cui alcuni pezzi unici – sia italiani che dell’ex impero Austro-Ungarico. Il polo espositivo resterà chiuso dal 18 luglio 2017 fino al termine dei lavori e dopo il restauro sarà gestito dalla Fondazione FS con il supporto dei volontari.

Il Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio ha sede infatti nella ex stazione terminale dell’antica linea Austro-Ungarica Trieste – Vienna. La collezione dei treni storici contenuta nel Museo, ancora raccordato alla rete ferroviaria in esercizio, è unica nel suo genere e il sito può essere stazione di origine per viaggi con treni d’epoca all’interno della Regione o verso l’Austria e la Slovenia, tramite l’antico valico di Monrupino che sarà mantenuto in esercizio e potenziato per questi scopi.

Il restauro sarà finanziato con il contributo economico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per due milioni di euro, della Regione Friuli Venezia Giulia per mezzo milione, del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, proprietario dell’immobile, per un milione e mezzo. Il Comune di Trieste contribuirà alle attività operative.

 

Mercoledì 19 luglio il convoglio storico è ripartito da Triese alla volta di Milano con un deviazione a Treviso per recuperare il locomotore diesel 343.1030 appena revisionato.

La Fondazione FS Italiane, fortemente impegnata nell’organizzazione di treni storici su tutto il territorio italiano, è intenzionata a sfruttare le possibilità offerte nella regione Friuli Venezia Giulia dalla linea pedemontana friulana, fra Sacile e Gemona del Friuli, dalla cintura ferroviaria di Trieste, fra Trieste Campo Marzio e Trieste Centrale, con possibilità di estendere le corse fino a Miramare e Villa Opicina nei weekend.

La galleria fotografica ARSMS ripercorre la tre giorni a Trieste dal viaggio del convoglio speciale al momento ufficiale con le autorità.